Traversata grotta Cesare Battisti

Cosa possiamo fare di bello per sfuggire al caldo soffocante della città? Andare in grotta!
Così in una rovente giornata di giugno, in cinque del GST, decidiamo di esplorare la grotta Cesare Battisti, sulla nostra amata Paganella; per qualcuno di noi sarà la prima volta mentre per altri sarà un felice ritorno.

Il punto di ritrovo è il parcheggio Zuffo al mattino presto. La “levataccia” a volte è faticosa ma noi siamo impavidi (forse! ma l’importante è crederci, no?). Raggiungiamo a Fai della Paganella la partenza degli impianti di risalita Santel / Meritz. Lì ci attende il bravissimo Manuel, che è nel gruppo da tanti anni e ci farà da guida esperta per questa traversata; facciamo colazione tutti insieme e poi iniziamo con la salita a bordo della seggiovia. Dopo un breve cammino raggiungiamo Malga Fai, dove il personale ci lascia gentilmente il permesso di depositare gli zaini. Procediamo verso la cima della Paganella arrancando sulle ripide piste da sci, attraversiamo una zona ricolma di mughi, (per la felicità di alcuni di noi amanti del profumo del mugo!), e poco dopo arriviamo all’ingresso principale della grotta che si trova su una parete all’altezza di 1800 metri. Qui è necessario l’uso dell’imbrago per ragioni di sicurezza, anche se l’ingresso è molto facile e il tratto è brevissimo. Poi ci prepariamo velocemente.

La grotta appare subito molto umida, si scivola facilmente e l’andamento in leggera pendenza non rende le cose più comode. Dopo aver sceso alcuni brevi pozzetti arriviamo al Duomo, una sala molto ampia e magnifica. Qui facciamo una breve sosta, assaporiamo il suono del silenzio e l’atmosfera sublime della grotta. Ci sono molte ramificazioni ma noi decidiamo di rimanere su quella principale.

Dopo alcuni passaggi impegnativi e altri salti spettacolari ma un po’ più difficili rispetto a quelli iniziali, giungiamo al pozzo Carmen dove ci aspetta una salita di circa 30 metri. Raccogliamo tutte le nostre energie e risaliamo.

Da questo punto in poi l’esplorazione si fa molto spassosa con passaggi più stretti (Doriana ci sei mancata tantissimo!). Alcune strettoie sembrano non finire mai… fino a quando arriviamo ad una scaletta di ferro e ci accorgiamo di essere arrivati all’uscita, dove ci attende una brevissima ferrata con un panorama mozzafiato, che spazia da Zambana/Lavis fino alla val di Cembra. Il tempo scorre velocemente quando ci si diverte.

E' stata proprio una bella giornata, rientrando alle macchine, Manuel commenta l'esito della giornata in maniera positiva. Questa grotta non ha portato molta fortuna al GST negli anni passati: qualcuno ci ha guadagnato una slogatura, qualcun'altro qualcosa di più. Forse abbiamo sconfitto la sfortuna... però non divulgate troppo in giro quanto sopra.

D.
    Presenti:
  • Manuel
  • Alessio M.
  • Marco
  • Daniela
  • D.
foto d'archivio

Commenti