Grotta di Collalto

E’ una bella mattina freschissima e serena quella del 21 Febbraio e ci ritroviamo io, Alessio, Manuel e Dario a S. Lorenzo in Banale. Poco dopo siamo già al posteggio del ristoro “Dolomiti”, ci cambiamo sul posto e ci incamminiamo verso l’ingresso. Entriamo verso le 10:20, la grotta lascia ammirare subito la sua bellezza nel comodo tratto orizzontale che precede la rapida discesa che ci porterà letteralmente nel cuore della montagna. Durante la discesa un breve tratto orizzontale con una fessura che io devo affrontare strisciando (ridete, ridete, voi che lo avete attraversato in piedi, che in caso di carestia riderò io!). Viene quindi la volta della buca delle lettere, strettoia della quale avevo sentito parlare e che non mi ha creato alcun problema… nella discesa. Raggiunta la base molte decine di metri sotto c'incamminiamo senza fretta (Manuel, visto il calmo procedere del gruppo, si concede anche una doccia tonificante) con l’intento di raggiungere il salone finale. Il percorso è veramente vario e piacevole, si cammina, ci si arrampica, ci si cala da brevi pozzi, si affrontano passaggi un po’ stretti: c’è proprio di tutto qui!

Iniziano le meraviglie quando vedo il primo salone, ma la destinazione finale lascia senza parole: infatti perfino io rimango in silenzio per più di 10 secondi! Si sente rimbombare il suono della cascata, mi sembra di camminare sulla superficie di un pianeta ricoperto di neve perso in qualche angolo buio dell’universo. Mangiamo qualcosa, ci riposiamo, e poco dopo inizia il ritorno: una bella camminata seguita da una lunga risalita su corda che segna come sempre la fine della mia loquacità!

Manuel parte per primo, -sassi!-, iniziamo a seguirlo anche noi, -sassi!- capiamo che sta scendendo qualcuno: quattro speleo del GSL stanno andando a farsi un giretto, qualche parola, qualche saluto, un po’ di ingorgo speleoverticale e poi i due gruppetti si ricompattano ed ognuno prosegue per la propria via. Giunti alla buca delle lettere siamo più compatti che mai: Manuel, da sopra, mi guarda mentre cerco di passare una, due, tre volte, ma ogni tentativo mi succhia le forze, oltre che un po’ cicciotto sono anche stanco, proprio non ci passo! “Seba, spegni la luce del casco altrimenti la foto viene male!” E così, prima di aiutarmi ad uscire da questa situazione vengo immortalato. Senza altri contrattempi risaliamo un po’ più lentamente e torniamo ad ammirare il cielo stellato alle 19:30, Fa abbastanza freddo e si ritorna a casa con il ricordo di una splendida giornata passata insieme. Grazie!

Sebastiano