Post

Visualizzazione dei post da 2014

In Battisti!

Immagine
Per persone normali questa uscita sarebbe stata un po’ “fuori di testa”, ma nella mia breve vita “speleo” la posso annoverare tra le tante esperienze particolari che la speleologia ci regala. Come ha detto ieri Alessio: + difficile = + speleo Certo che non ce la saremmo mai immaginata così complicata come uscita, ma andiamo con ordine: Ci siamo trovati io, Alessio e Lorenza puntualissimi alle 8.15 allo Zuffo, con l’intento di andare a Fai della Paganella, prendere la funivia e raggiungere così la grotta Battisti per proseguire con i lavori di scavo, peccato che appena arrivati a Fai abbiamo avuto la prima sorpresa della giornata: gli impianti da quel lato della montagna sono chiusi. Ci portiamo sull’altro versante, quello di Andalo, dove abbiamo la seconda sorpresa. Gli impianti fino alla cima sono aperti, ma chiudono alle 4 del pomeriggio. Quindi tra una cosa e l’altra sarebbe risultato impossibile riuscire a combinare qualcosa dovendo tornare a cima Paganella in tempo per prendere

Abisso 13

Tanto per tenerci in allenamento io e Lorenza organizziamo un’uscita verticale. Onestamente ha fatto tutto Lorenza poiché io ero occupato in altro quei giorni ed era tanto se riuscivo ad aggiornarmi con lei sulle varie possibilità. L’idea era fare una grotta impegnativa, verticale, da almeno -300 m, che non avessimo mai visto e che magari fosse anche carina. Tante le possibilità come l’abisso Est (purtroppo non armato), la Spluga della Preta (per mia fortuna occupata) e altre. Alla fine abbiamo optato per cambiare zona, non il classico Veneto ma una regione nuova per me (speleologicamente parlando ovviamente): la Lombardia, precisamente nelle miniere di Dossena, all’interno delle quali si aprono numerose grotte verticali tra cui l’Abisso 13, che la nostra abile guida, l’immancabile Giovanni, ci porterà a visitare. Partenza molto presto la mattina, in un paio di ore ci ricongiungiamo con Giovanni nella sede dello SCO, a Bergamo. Rapido trasferimento di armi e bagagli nel suo furgone e

Abisso Spiz Tonezza

Visto che la precedente uscita di armo era terminata con un mio “niente di fatto” sulla parte di armo è stata organizzata da Elisa un’altra uscita: l’abisso Spiz Tonezza. Già giovedì ci siamo ritrovati in sede a preparare i sacchi, preparati personalmente sotto la supervisione di Elisa. Alla fine avevamo 3 sacchi con circa 150 metri di corda e una trentina di moschetti con relative placchette, il tutto ordinato e numerato. Partenza la domenica per me, Elisa, Josef, Renzo e Luca (solita levataccia delle 6 di mattina) e arrivo al parcheggio della chiesetta intorno alle 9 e 30. Ci siamo cambiati (non mancano certe le battute su tute nuove troppo pulite, tute vecchie con misteriosi squarci e imbraghi che fanno mooolta fatica a chiudersi) e chi di noi va ancora a carburo ha preparato la relativa bombola. La prima grossa risata della giornata ce la regala Luca, stupito del fatto che dalla bombola del carburo, nonostante la regolazione dell’acqua sia aperta al massimo, non esca acqua. Eppur

Abisso Vajo dei Modi

Immagine
In vista della verifica per istruttori sezionali che si terrà ai primi di novembre, Elisa ha organizzato un’uscita di ripasso-armo al Vajo dei Modi, sui monti Lessini. Eravamo in 6: io (Manuel), Elisa, Lorenza, Alessio, Stefano e Monica. Partiamo dal classico ritrovo del parcheggio Zuffo, appuntamento alle 7 di mattina, dove trovo un gruppo di persone che, in attesa come noi di altri partecipanti alle loro escursioni, si fanno una partita a calcio (ovviamente in mezzo al parcheggio). Schivo un calciatore e un pallone e raggiungo Elisa, la prima arrivata. Dopo poco tempo arrivano Lorenza, Monica e Stefano. Stranamente Alessio, di solito puntuale, arriva con una decina di minuti in ritardo: pagherà quindi la colazione! Arriviamo ad Ala e prendiamo la salita tutta tornanti che ci porta in breve tempo sui monti Lessini. Qui cominciamo a vedere prati e mucche. Tanti prati, tante mucche e tanti tornanti! Finalmente arriviamo al parcheggio, dove riusciamo a vedere le vallette e le doline do

Abisso di Monte Oro

Per questa domenica avevamo previsto un'uscita di ricerca ed esplorazione a carattere speleologico proposta da Filippo in una valle sperduta nel Brenta (di cui ho trovato qualche vaga informazione su un annale storico della Sat, quindi non ero neanche riuscito a capire dove fosse) purtroppo saltata causa festa di alpini e conseguente chiusura strada. Con Lorenza abbiamo quindi organizzato un'uscita in una grotta verticale per fare "un po' di corda", quindi un po' di allenamento in vista del campo esplorativo che faremo in Grostè nella settimana di Ferragosto. Si sono uniti anche Alessio e Josef, l'occasione quindi è ottima per fargli ripassare anche le manovre di salita e discesa. La grotta scelta è "l'abisso di Monte Oro", nella zona del Grappa (Bassano), un - 500 m, ancora in esplorazione, armata fissa in questo periodo. A -200 m parte un pozzo da 80 m che in caso di forti piogge scarica molta acqua grazie ad una cascata, quindi ci siamo d

Uscita in Calgeron

Immagine
Famiglia al mare, weekend libero e quindi sono particolarmente desideroso di organizzare qualche giretto per grotte. Il primo tentativo è stato di organizzare la traversata Rana-Pisatela, purtroppo però i gruppi che la conoscono sono occupati per vari motivi, quindi niente. La seconda ipotesi è di proseguire gli scavi al bus del Diao, dove Matteo sta cercando di organizzare delle uscite per tentare di aprire l’ultimo sifone di sabbia. Neanche sotto l’allettante invito ad una 2 giorni di scavi con pernottamento in grotta sono riuscito a trovare abbastanza volontari (servono almeno 7-8 persone per tenere in piedi una linea di scavo e la teleferica per portare via il materiale). Viste le probabili piogge è impensabile andare a scavare al Bus dei Ragni, quindi resta come opzione valida una delle grotte più care al gruppo, il Calgeron. Diversi mesi fa (mi pare fosse novembre) io, Renzo, Luca, Roberto e Dori abbiamo raggiunto i rami alti e la prima cascata portando dentro bidoni e materiale

Gita alla Pisatela

Immagine
Dopo 2 mesi di fermo-grotta forzato mi prudeva il crollo, quindi ho cominciato a tastare il terreno in merito ad un'uscita in qualche grotta da me poco conosciuta (quindi una delle tante). Grazie a Lorenza siamo riusciti ad organizzare, dopo vari tentativi, un giro al Buso della Pisatela. Terza uscita di corso nel 2013, ne avevamo visitata appena una piccola parte, quindi cogliamo quest’occasione per andare a visitarla “a fondo”, in tranquillità e possibilmente in un gruppo ristretto. Ristretto, a forza di varie aggregazioni, a ben 16 elementi, di cui 5 del GST, 3 dello SCO, 1 del gruppo di Schio e 7 dei Barbastrji, il gruppo di Marostica. Partiti come sempre dallo Zuffo (con 20 minuti di ritardo) siamo arrivati a Monte di Malo (puntuali). Dopo la seconda (o terza) colazione ci si va a cambiare. Visto il numero di speleo decidiamo di dividerci in 2 gruppi, GST + SCO con Bubba come guida. Uno stretto meandro iniziale, seguito da 3 facili e divertenti pozzetti e siamo già all’ini

Prendiamoli da piccoli!

Immagine
Si è svolta in questi giorni una presentazione speleologica in una scuola. Non in una scuola media o elementare, ma in una scuola materna, quella di Stenico. Questo è stato possibile grazie alla grande curiosità dei bambini che, spronati dal mio piccolo esperto, hanno sviluppato un interesse verso le montagne e quello che c’è dentro. L’interesse è scattato quando un bambino, durante un momento di riflessione e di “condivisione di esperienze” ha detto che nelle grotte ci sono gli orsi. Al che mio figlio gli ha spiegato che nelle grotte non ci vanno gli orsi, ma gli “espeleoghi”, dei papà che vanno dentro le montagne per salire e scendere sulle corde e per prendere dei sassi. Così le maestre mi hanno chiesto qualche foto, degli articoli di riviste e alla fine, anche dietro una mia idea, di realizzare un percorso tipico da grotta all’interno di un’aula della loro scuola. Fu così che io, mia moglie e maestra Cristina, armati di materassi, tubi e percorsi di arrampicata per bambini abbiamo